Si sa, quando si fanno scelte “fuori dal coro” ci si deve aspettare commenti indesiderati e osservazioni non richieste, oltre che dai parenti, anche dal pediatra, dagli amici… e dai passanti! Oltre ad occhiatacce se si sta, per esempio, allattando un bambino di più di 1 anno, spesso le persone non si fermano lì, e continuano anche a parole… Allora perché non avere un po’ di risposte pronte da usare quando se ne presenta l’occasione? Io spesso rimango sprovvista di frasi ad effetto, ma magari pensandole e scrivendole qui le memorizzo 😉 Proviamoci!
Sul parto in casa… La prima cosa che ci sentiamo dire, dopo che l’interlocutore si è accertato che non si è trattato di un parto precipitoso, ma proprio di una scelta, è sicuramente “Che coraggio!“, e quindi io ribatterei subito con un “Secondo me di coraggio ne deve avere molto di più chi va a partorire in ospedale, te ne fanno di tutti i colori!!!”. Poi di solito si passa a chiedere se c’erano le ostetriche… Si può rispondere “Sì ma in verità non sono state molto utili… ho fatto tutto da sola!”. Non ho mai provato… ma deve essere divertente l’espressione che vedete dipingere sul volto del malcapitato!
Sull’allattamento prolungato… Qui ce ne sarebbero da dire di tutti i colori, ma il commento più gettonato è “Ma come, allatta ancora?“. Ci sono più opzioni: se si vuole andare sullo scientifico, si può dire “Certo, infatti anche l’OMS raccomanda di allattare ALMENO fino ai 2 anni di età. Come, non lo sapeva?”. Oppure si può andare sull’ironico “No, ha finito, credo che adesso vorrà un pezzo di pane!”. O altrimenti si può attaccare l’avversario cercando di indebolirlo facendolo sentire un inetto, elencando tutti i benefici dell’allattamento prolungato, per mamma e bambino. Altre volte si spingono oltre, e arrivano a chiedere “Ma quando smetterà?“. Un classico: “Quando ne avremo voglia tutti e due”, oppure se volete andare sul pesante (e avete un figlio maschio): “Quando sarà più interessato alle tette di qualcun’altra!”. Se no anche dire, semplicemente e col sorriso “E che ne so! Non ne abbiamo ancora discusso!”.
Sul dormire insieme… Qui di solito partono con l’elenco di tutti i rischi a cui si va incontro se si dorme insieme… Voi potete controbattere che “ricerche recenti” hanno invece smentito queste “dicerie popolari”, e hanno invece affermato che è l’opzione più sicura anche per combattere la SIDS, tranne che in presenza di genitori annebbiati dalla droga o dall’alcool. Il respiro del bambino e della mamma si sincronizzano così che il bambino è portato a “non dimenticare” di respirare, come a volte accade. Una volta superata la questione del pericolo, si passa ai vizi: “Ma così resterà nel lettone fino a 18 anni!“. Se siamo scocciati si può rispondere “Beh, se va bene a noi che problema c’è?”, oppure se siamo particolarmente gentili possiamo provare a spiegare che i bisogni soddisfatti non si ripresentano più, quindi dando vicinanza e calore fisico al bambino piccolo, nutrimento di cui lui ha un effettivo bisogno, una volta che sarà soddisfatto, avrà tutte le risorse per affrontare la cameretta singola e tutto il resto… Come quando abbiamo voglia di un gelato: la voglia ci rimane quando non possiamo mangiarlo o quando ne facciamo una scorpacciata? Un’altra variante, a metà tra lo scocciato e il disponibile, è questa: “In fondo noi adulti dormiamo quasi sempre con qualcun altro, perché è piacevole, quindi perché dovremmo pretendere da un neonato o da un bambino piccolo che dorma da solo?”.
Sul portare… “Ma non soffoca là dentro?“, “Ma respira?“, “Ma sta comodo?” sono tutte domande che mi sono sentita rivolgere le prime volte che uscivo con Vera nella fascia… Non ero ancora preparata a ciò, ma dal profondo di me è venuto fuori un “Ma secondo lei dormirebbe così beata se stesse scomoda?”. Poi, col crescere del cucciolo, ci sentiamo dire “Ma non pesa troppo?“, allora possiamo controbattere con un ironico “No, ha il peso giusto per la sua età”, oppure con un sincero “Guardi, a me dà molto più fastidio portarmi sempre appresso quell’aggeggio, il passeggino… ci sono un sacco di barriere architettoniche!”. Invece ultimamente, prendendo in braccio Vera nei negozi, mi sono sentita dire (veramente erano rivolti alla piccola, ma per fortuna lei ancora se ne frega): “Ma non sei grande per stare in braccio?“. Non ho avuto la risposta pronta, anzi ho preferito far finta di nulla, ma la prossima volta credo che risponderò: “No no, la mamma riesce ancora benissimo a tenerla, e poi è un piacere anche per me!” con tanto di sorriso smagliante.
Sulla socializzazione… “Ma non va al nido?” Sembra che se un bambino non va al nido, oppure (rabbrividiamo al solo pensiero!) alla scuola materna, ci sarà una catastrofe nel suo sviluppo… Non parlerà, non camminerà, non SOCIALIZZERA’… e quindi diventerà un serial killer o un deviato… Non mi è ancora capitato di dover approfondire, per ora (ma Vera ha solo 2 anni!) è bastato un “No, sta con me”, ma alla prossima occasione potrei esagerare con un “Il nido è solo un posto dove si possono lasciare i bambini per fare in modo che le mamme lavorino… Lo hanno evoluto fino a farlo diventare un posto accettabile, ma credo che per un bambino la vera socializzazione si possa avere solo nel mondo reale, non chiusi tutto il giorno in una scuola…”. Sorriso e… arrivederci!
Quanto è vero… quanto è VERO!!! A volte mi viene il vomito giuro!!!
Poco tempo fa un parente, alla domanda di mio nipote di 4 anni “Zia c’hai le puppere…” mentre allattavo ha commentato “Sì ma le vedrai ancora per poco!!!” ECHILHADETTO???????
E poi “Come nel lettone… dopo te lo PUPPI (notare espressione di sdegno) fino a 18 anni!” e io “Non mi sembra di aver sentito qualcuno che ha dormito coi genitori fino a 18 anni…” e il parente “… va beh si fa x dire…” A volte purtroppo su questo aspetto mi sento in difficoltà e sento di dovermi quasi giustificare, forse perchè anche io non ho ancora assimilato fino in fondo il concetto…
E la fascia: “E’ logico che poi vuole stare sempre in braccio! Ci è abituato!” risposta “Mica ce lo dovete tenere voi!!!”
Per il nido purtroppo sono una mamma che lavora e quindi da settembre dovrò usufruirne anche io. Mi piace l’idea che ci vada e stia con altri bambini anche se so già che sarà durissima x entrambi. Già adesso quando sta diverse ore (fino a tre e mezzo) con le nonne quando arrivo fa finta di non vedermi e come dice Gonzales nel suo “Besame mucho” io lo interpreto come sintomo che anche se quando non ci sono sta tranquillo per lui è snervante tanto da essere “arrabbiato” non avermi lì…
E allora io dico, care mamme, cosa c’è di più bello che prenderlo con amore in braccio, farlo puppare quanto vuole e poi cullarselo nella fascia fino all’ora di accocolarsi tutti insieme nel lettone? Secondo me questa è una scena stupenda ed è l’apoteosi per una mamma che può abbandonarsi ai suoi istinti più profondi… Io aspetto sempre in gloria l’ora di andare dal mio piccino e rimanere soli noi tre… E’ il momento più bello della giornata. Voi che ne pensate?
Arriva giusto in tempo questo post, che domani ho un matrimonio e mi sa che ‘sti commenti me li becco tutti… Grazie x le risposte ;0)!
Mi raccomando Frida raccogli tutti i commenti che ti fanno che poi facciamo lo “stupidario”! Per rispondere a Laura… Sì a volte questi commenti fuori luogo riescono a farci sentire come se ci dovessimo giustificare, scusare… ma se ci pensiamo bene… scusare di che? Di crescere nel modo migliore i nostri figli? Di dargli tutto l’affetto di cui siamo capaci? Di assicurargli un futuro da persone mature, sensibili e felici? Io credo che dietro a tutti questi commenti che ci fanno ci sia essenzialmente la paura, la paura di sapere che c’è un altro modo per crescere i figli, non solo quello in cui siamo cresciuti tutti noi (o quasi), e soprattutto un modo in cui il contatto e l’affetto non sono dei pericoli da evitare, ma delle condizioni indispensabili che faranno dei nostri bimbi degli adulti completi, sotto tutti i punti di vista. Noi, con i nostri allattamenti, e le fasce, e il dormire insieme, siamo “pericolosi” perché mettiamo la pulce nell’orecchio… “Ma allora c’è un altro modo per crescere i bambini?… E può essere più facile?… E addirittura più piacevole per i genitori? Allora forse noi abbiamo sbagliato…”.
Infatti penso anche io che questo modo di crescere i bambini spaventi le persone; nel senso che magari vedi delle reazioni che non ti aspetti da tuo figlio quando lo tieni nella fascia ad esempio o quando lo allatti. E la cosa migliore è che è proprio lui a insegnarti che stai facendo la cosa giusta! Niente è più rassicurante del sorriso di Luca quando chiede “tatte”. In quel momento penso che non c’è altro che posso dargli di migliore di ciò che lui vuole: il contatto con me…
Però ti sei dimenticata un’altro aspetto da inserire nello stupidario: i popolini… Il commento più classico è “A me sembra poco igienico…” e io “Allora devo buttare via anche tutte le mie mutande e quelle di mio marito e ah, sì! Le magliette, perchè ci si suda!!! E le lenzuola!!! Specialmente se si dorme nudi uh! Che schifo!!!”
Ti volevo anche chiedere un’altra cosa. Come hai fatto quando Vera ha cominciato a muoversi da sola a lasciarla a dormire nel lettone, specialmente il pomeriggio? Io ho paura che cada… Andando a lavoro non posso rimanere li con lui… Grazie ciao ciao!
Hai ragione Laura i pannolini lavabili hanno sempre un posto nei commenti della gente! A me però di solito dicono che portano via troppo tempo… certo una lavatrice ogni 2 giorni è un gran lavoraccio!!!
Per rispondere alla tua domanda, quando Vera ha iniziato a muoversi da sola ha passato un primo periodo in cui non sembrava accorgersi del pericolo, e cioè anche del bordo del letto, perciò se la lasciavo andare continuava a gattonare anche oltre il letto! Poi dopo un po’ ha iniziato ad avere paura, e ci stava molto attenta… ma comunque quando dormono non ti puoi affidare troppo a queste cose, perché se rotolano nel sonno non si rendono conto! In realtà lei non si muove molto il pomeriggio, ma prima mettevo un cuscino dalla parte dove non avevamo il lettino attaccato, poi sono passata alla sponda. Adesso, già da un po’, sa scendere dal letto da sola, e avendo il lettone a 3 piazze la metto nel mezzo ed è difficile che arrivi sul bordo, comunque siamo di nuovo passati al cuscino, perché basta quello a fermarla se rotola troppo… credo che per te possa andare bene la sponda anche dall’altra parte, poi la sera quando ci siete tu e il papà la puoi togliere!
Grazie per i suggerimenti! eh si,quante volte mi sento dire per la fascia: “ma ora è grande! (4mesi!) “,”ma poi pesa,ti viene l’ernia” ,” se sta sempre lì dentro poi non cammina!” ..”ma respira?” oppure questa tipicamente dialettale “ma non si INDOLISCE?” e “ha preso il vizio”..etc etc..per il dormire insieme lo sanno in pochi e per ora mi salvo..apparte qualcuno che mi ha detto ” da solo il bambino dormirebbe meglio e impara a consolarsi da solo se si sveglia”..mha! comunque mi manca qualche rispostina per quanto riguarda lo svezzamento, io allatto al seno e a richiesta…per lo svezzamento non ho alcuna fretta e quindi sono tutti preoccupati non si capisce bene per cosa, e anche questa “richiesta” è ampiamente discussa..mi sento dire..”ma non ha mangiato prima?” “ma cosi INGRASSA troppo!” “ma sono passate solo 2 ore ” e anche qui mi dicono ” ha preso il vizio”…il vizio della tetta?!? help!!!
Ciao Elena! Eh sì se già ora ti stressano (ma ha solo 4 mesi!), figurati cosa non ti sentirai dire quando allatterai ancora a 9 mesi, un anno… due!!! Per lo svezzamento, puoi rifarti alla frase delle raccomandazioni dell’OMS, se vuoi zittirli con informazioni “ufficiali”. L’OMS raccomanda allattamento esclusivo ALMENO fino ai 6 mesi, e poi con alimentazione complementare (notare che complementare è l’altra alimentazione, perché la principale rimane sempre il latte materno!) ALMENO fino ai 2 anni… Poi, a seconda di che svezzamento deciderai di intraprendere (classico o auto-svezzamento o selvaggio, come abbiamo fatto noi!) preparati a tutto… “Ma come, non mangia prima?”, “Ma come, gli dai la pasta a pezzi invece di farle il suo brodino spazzatura in cui c’è tutto e di più?”, “Ma come, gli dai la tetta prima di mangiare? Così non mangerà a sufficienza!”… Io sono stata fortunata, non ho sentito molte volte queste parole, forse anche perché non abbiamo i nonni vicini… Comunque secondo me, se hai un bimbo che non è mingherlino, puoi sempre far notare al commentatore che non ti sembra patito! E ricorda che comunque col latte materno difficilmente diventerà troppo grasso.. Se no, se non basta, puoi provare a dire che ti ha consigliato il pediatra di procedere così, così si zittiscono subito 😉 O che gli ultimi studi hanno proprio provato che è meglio il metodo che usi tu, non quello (puoi dire) “che vi facevano credere giusto ai vostri tempi!”.
Per la frequenza delle poppate, ci vogliono informazioni scientifiche anche lì, anche se spesso non basteranno, la gente continuerà… Comunque puoi dire che il latte di mamma non è mai troppo e non può far ingrassare, non può fare male, ma solo tanto bene, al corpo e alla mente dei nostri piccoli… Il vizio della tetta? “Beh state sicuri che non la prenderà fino alla maggiore età! Secondo me i vizi sono il fumo e l’alcool, il latte di mamma non può essere, e nemmeno la tetta!”
Grazie! ho visto anche che sul sito della Leche League danno qualche consiglio in merito allo svezzamento e tetta no stop! che bello!
Sullo svezzamento ancora adesso mi rompono le scatole (Luca ha un anno) dicendo “Ma come… non finisce quello che ha nel piatto? starà male???” Oppure sul fatto che prende ancora la tetta di notte “Poverina te… Come fai ad alzarti la mattina?” e io “Dormo meglio dandogli il latte nel lettone che a non darglielo!” e loro “Nel lettone?!?” Insomma le critiche sono come le ciliege. Una tira l’altra! E io ME NE FREGO! Nessuno può sapere meglio della mamma cosa è giusto per il proprio bambino! E PER SE STESSA!!!
Ciao!
ho letto solo ieri il post, ed ho commentato tra me che, per fortuna, finora ho ricevuto qualche sguardo incuriosito per il fatto che porto mio figlio di un mese nella fascia…ma vivendo in un paesino di 2500 anime so che qualcuno commenterà negativamente (il detto “il paese è piccolo, la gente mormora” vale eccome, posso testimoniare!!!)…però non era ancora successo!!!
Poi sono adnata al supermercato in città, e nel giro di pochi minuti due persone mi avvicinano e mi dicono “ma cosa c’è lì dentro? oddio, ma povero, ma non sta scomodo?” e addirittura “secondo me quando sarà grande ve la farà pagare”!?!?! allora ho sfoderato un gran sorriso e ho ripetuto i vostri suggerimenti: zittite entrambe sul colpo !!!
Insomma, scrivo questo per dire GRAZIE. senza questo post sarei rimasta a bocca chiusa e sarei tornata a casa nervosa e irritata. con buona pace del mio piccolo, che assorbe tutto…perciò grazie anche da parte sua!
Che bello Elisa, sono felice! Pensa che a me ancora ora non viene sempre la risposta pronta… sei stata bravissima! Dobbiamo pensare che per la maggior parte della gente è inconcepibile capire e accettare un modo di educare i piccoli così diverso da quello che conoscono loro… ma forse, con queste risposte pronte, possiamo piano piano iniziare a diffondere questa cultura del contatto continuo! Ti abbraccio forte!
Grande.. io son qui in Calabria sul mare a far poppare Francesco ed e’ meraviglioso… Con il nostro esempio una mamma ha deciso di ricominciare! Ragazze avete dei suggerimenti per i pannolini lavabili? Io uso poppolini ma vorrei aumentare i pannolini e volevo provarne altri tipi. E Dell hom
e schooling che ne pensate? Io volevo organizzare una specie di scuola famigliare con le altre mamme così da credere i bimbi con i nostri tempi e unire le nostre competenze in modo da moltiplicare energia e divertimento, gioia e mutuo soccorso!
Che bello quando succedono queste cose! Mostrare come sia naturale allattare i bambini grandicelli può avere molti lati positivi! Per i pannolini lavabili io non conosco bene molti altri tipi, ma mi hanno parlato molto bene di questi: http://www.ecobu.it/
L’home schooling è un progetto a cui sto “studiando”, diciamo così, magari prossimamente metterò un post su questo argomento! Ciao!
Oggi (dopo qualche giorno che allatto Vera in spiaggia, i primi giorni non me lo aveva chiesto) sono stata avvicinata da 2 signore sulla sessantina che volevano chiedermi quanto aveva la piccola… Alla mia risposta (2 anni e 3 mesi, anzi quasi 4!), la prima signora mi ha detto “Che fortuna, vuol dire che ha tanto latte!”, ma poi si è allontanata subito quindi non mi ha dato modo di ribattere… E oggi pomeriggio un’altra signora ha detto “Eh ho visto che ciuccia ancora, mi sembrava grande infatti, ma che brava questa mamma!”. Mi ha lasciato un po’ interdetta, e ho solo potuto dire “E’ tutta salute no?”, sorridendo. Lei ha ripetuto “Ma che brava mamma”, e se ne è andata tutta sorridente… Insomma per ora solo commenti positivi, anche perché quelli negativi magari vengono taciuti! Però di sguardi straniti ne ho notati parecchi, quelli sì!
A chi lo dici… Poi sai, qua a Viareggio non usa allattare nè portare in fascia, nè dormire nel lettone… Purtroppo tutto è visto come inutile o comunque non necessario. A chi mi chiede ancora quanto penso di allattare ancora dico ” Per ora non ci penso nemmeno a smettere” ed è vero. Non perchè voglio per forza allattare fino a tre anni ma perchè sento che continuare è la cosa giusta e che non è ancora il momento di smettere. E questo mi basta. Adesso che comincio a pensare ad un altro bambino qualcuno mi ha detto “Allora devi smettere di allattare!” e io “Perchè? Posso anche allattarli insieme” allora davvero che ho visto delle facce strane. Però ammettiamolo: è divertente vedere la reazione della gente!!! Se ci ripenso… mi viene ancora da ridere!
Cara Laura, usa poco qua a Viareggio come dappertutto, mi sa! E più che inutile e non necessario, spesso la gente pensa sia dannoso!!! Fai bene a rispondere così, e fai bene a divertirti, anche io me la rido sotto i baffi delle facce che fanno le persone sentendo le mie risposte e soprattutto vedendo la mia piccola al seno o in fascia! 😉
Si si, la risposta delle raccomandazioni della OMS funziona!! È l’unica che ha messo a tacere le nonne che mi massacravano sullo svezzamento a 3 mesi. Si sono arrese dicendo “Ah, davvero? Ai tempi miei era diverso!!” come per giustificarsi di averci svezzato così presto.
Meno male che almeno con questa motivazione tacciono! Se no si può provare anche con “lo ha detto il pediatra” 🙂
Scusate se riprendo un vecchio post…ma ho bisogno di sfogarmi e questo post sembra proprio capitato a fagiolo!!!
Allatto il mio bimbo che ha 2 anni e siamo contentissimi e soddisfatti entrambi. In famiglia sono appoggiata e sostenuta (tranne dal suocero ma che ormai si è arreso all’evidenza!).
A volte persone estranee mi chiedono qualcosa ma non criticano più di tanto…
L’altro giorno al mare una ragazza che ha un bimbo di 3 anni mi ha detto “Ora basta allattare…” poi si è rivolta al mio bimbo e gli ha detto “Ormai sei grande per il latte … basta!” Per fortuna lui era impegnato e non l’ha sentita altrimenti l’avrei zittita…non voglio che si senta dire una cosa del genere…deve essere libero di prendere il latte finchè non sarà lui a sentirsi “grande”. Purtroppo ho un carattere che cerco sempre di sviare piuttosto di rispondere per le rime…ma dopo mi viene un nervoso anche a distanza di giorni e penso a tutto quello che le avrei potuto dire. Ma perchè sono così stupida? E poi, ma come si permette certa gente a sputare sentenze su cose così private e personali???
Scusate per lo sfogo…ma ne avevo bisogno!
Oh ti capisco! Anche io tendenzialmente sono come te, sul momento nebbia, poi a freddo mi vengono in mente milioni di risposte che avrei voluto e potuto dare! Ma diventando mamma e crescendo con le mie bimbe sono diventata più brava, non riesco magari a dare il meglio di me, ma comunque a queste cose rispondo eccome! Non sarei stata scortese come mi sarebbe magari piaciuto (a volte ci vuole!), ma avrei sicuramente chiesto “Perché basta allattare?” E uno per uno avrei smontato i suoi motivi. Sulla cosa che ha detto a tuo figlio, se avesse sentito, io avrei (e l’ho fatto diverse volte) detto a lui, ma in modo che sentisse bene anche lei “Amore, tu puoi prendere il latte di mamma quanto vuoi, è una cosa solo mia e tua”, e ci sarebbe stato bene anche un bel sorrisino a lei, dopo! Ah, sul perché la gente si permetta certe cose, un po’ è perché su questi argomenti relativi alla genitorialità tutti si permettono di dire la loro, sono tutti esperti, e in questo non cambia molto se parla una mamma o un uomo senza figli, non si fanno problemi. Se invece parla una mamma, credo che in più ci sia una questione di “lavarsi la coscienza”: sapere che si può allattare anche oltre due anni può far stare male, quando non sei convinta di aver preso le scelte giuste per te e il tuo bambino… Magari questa mamma non aveva allattato affatto o lo aveva fatto per poco tempo, magari smettendo consigliata da altri… Pazienza, voi andate avanti per la tua strada, e ti auguro di incontrare presto una vicina di ombrellone che allatta con piacere! 🙂