Con l’arrivo di un nuovo bebè, che sia il secondo o il settimo, si ha la necessità di trovare nuovi equilibri, nuovi ruoli (il figlio unico diventa fratello maggiore, il piccolo diventa fratello di mezzo e c’è un nuovo piccolo più bisognoso di lui, la mamma diventa mamma di un bambino in più…)… Come si deve allargare lo spazio fisico in casa (non subito ma magari dopo qualche tempo): un nuovo posto a tavola, un nuovo posto nel letto… così si devono allargare i confini psichici della propria famiglia, ora siamo in X+1, non più X… Questi cambiamenti scuotono un po’ tutti, chi più chi meno, e la mamma risente delle sue emozioni e anche di quelle dei suoi figli, perché lo stato di puerpera la rende particolarmente sensibile e vulnerabile, è ancora “aperta” come nel parto, recepisce tutte ciò che ruota intorno alla propria famiglia in modo amplificato, anche grazie agli ormoni del parto ancora presenti, e a quelli che sono presenti in allattamento.
Spesso non è facile affrontare questi cambiamenti se non si ha qualcuno con cui parlarne, le difficoltà emotive si fanno anche concrete se non si ha il sostegno giusto per superare queste piccole crisi che viste dal di fuori possono sembrare sciocche e ingiustificate… ma la donna ha bisogno davvero di sostegno, sia per le difficoltà pratiche quotidiane che possono essere legate ad allattamento, gestione dei piccoli, uscite, sia per il bisogno di condividere le nuove emozioni con qualcuno che possa capirla e accogliere le sue parole… La figura della doula può fornire alla madre il giusto appoggio e un modo concreto per riuscire a sostenere la mamma e le sue risorse, in un periodo particolarmente delicato… Io credo anche che, ancora di più del corso di accompagnamento alla nascita, sia importante un gruppo di mamme che la neo-mamma possa frequentare, non soltanto dopo la prima gravidanza ma anche dopo le successive… Avere il sostegno di altre mamme nella stessa situazione, che ci sono magari già passate, e che possano comprendere e dare significato alle difficoltà, è molto importante e permette alla mamma di (ri)trovare la fiducia in se stessa anche nei momenti più duri, di ritrovare le proprie risorse e la propria strada, camminando accanto ad amiche che forse resteranno tali per tanto tempo… Seguire degli incontri nel post parto nella propria città permette di passare del tempo in compagnia, conoscere altre mamme e provare quella solidarietà che una volta era garantita dalle famiglie allargate, e che ora non è più così diffusa. Sono convinta che aiutare e sostenere le mamme in queste prime delicate e importantissime fasi di vita del neonato sia fondamentale per migliorare la nostra società, partendo dalla catena più importante… È un atto di promozione della salute e sarebbe bellissimo se lo stato potesse garantire a tutte le mamme di avere un simile sostegno!
ciao Lucia, sono qui con la mia bimba di tre mesi in braccio, è la terza: condivido in pieno le tue parole.La nascita e il puerperio è un momento forte per la famiglia tutta e per la coppia e penso che il sostegno tra donne sia fondamentale.Io mi ritrovo a cercarlo molto, forse anche perchè non ho nè mamma nè suocera…e mi fermo spesso per strada o ovunque a parlare con donne…di tutte le età: dalle bambine alle ragazzine fino ad arrivare alle donne anziane: tutti mi rivolgono parole, complimenti, auguri che io accetto con molta gratitudine insieme a consigli ma anche senza niente di speciale da imparare o chiedere!
Penso che avere addirittura una doula sarebbe un conquista per tutte le mamme.Bacioni!
Grazie mille Emma per le tue parole, anche io non ho vicine le nonne e anche io sento molto il bisogno di condividere… Non è sempre facile ma per fortuna ho almeno il sostegno e le amiche virtuali che mi fanno compagnia! 🙂
ciao Lucia!
e ciao anche a Emma 🙂
sento questo post così “mio”…. che non posso fare a meno di scrivere… :))
Parlerò di me:
ho 35 anni e due meravigliosi cuccioli. Ettore, 5 anni e 9 mesi (come tiene tanto a dire lui) , Zeno, 2 anni.
Avevo quasi 29 anni quando sono rimasta incinta felicemente di Ettore, avevo da poco trovato finalmente lavoro a Ferrara , dove mi ero trasferita ( è la città di mio marito) da Bologna.
Ma appena fatto il test di gravidanza, il primo positivo della tua vita, quello che ti manda in brodo di giuggiole e ti sconvolge allo stesso tempo, l’azienda chiude.
Ero impreparata all’idea di stare a casa per tutta la gravidanza e per chissà quanto altro tempo.
E’ stata la mia fortuna :))
Mi sono goduta la mia pancia in modo indescrivibile, ho coccolato il mio Ettore immaginario in attesa di poter coccolare lui e quei mesi di attesa, di DOLCE attesa, hanno cambiato me, il mio modo di essere e stare, grazie al fatto che ero totalmente dedicata a incubare.
Sono certa che la mia “mammitudine” sarebbe stata diversa se avessi smesso di lavorare all’ottavo mese..
In quei 9 mesi, quindi, mi sono iscritta a corsi preparto (quello più “tecnico” e fisico, quello più emotivo-psicologico), ad acqua gym preparto, un po’ di yoga, incontri sull’allattamento.
Ecco il punto.
Alle 14esima settimana, per riempirmi il tempo e informarmi il più possibile (non so quanti libri ho letto…..e avrei dovuto leggerne anche altri, col senno di poi….!), entrai all’incontro sull’allattamento che tiene una consulente meravigliosa al centro oper le famiglie di Ferrara.
Ricordo PERFETTAMENTE la mia sensazione: prima di entrare pensavo “Non so assolutamente niente di allattamento se non il sentito dire di chi aveva non aveva latte, se tengono incontri con consulenti si vede che qualcosa da dire c’è…”
Gretel, LEI, in 2 ore e una manciata di frasi spazzò via ogni diceria, fece tabula rasa nella mia pagina di conoscenza argomento “allattamento al seno”, con pochi ma certi concetti: tutte le mamme hanno latte ( anche quelle adottive!), non esiste latte non nutriente x il proprio bimbo, bisogna seguire il proprio istinto, fidarsi del bambino e andare.
Uscita da lì il mio pensiero era passato dal “Vorrei tanto allattare , spero di riuscirci” al “Allattare è la legge della natura dei mammiferi, io sono un mammiferò, perciò allatterò. Semplicemente”
E così fu!
Devo ammettere che io e lui, il mio piccolo meraviglioso Ettore, fummo da subito una coppia collaudata x l’allattamento: lui, che si è attaccato bene al seno da subito, non abbiamo mai avuto intoppi come ragadi, ingorghi, ecc… io, che avevo scelto di partorire a Bologna anche perchè, all’epoca, a Ferrara non facevano il rooming in.
Diamo il giusto merito anche al papà di Ettore, che ormai è consulente onorario di allattamento e che teneva fuori portata visitatori indiscreti, interferenze, dubbi, fatiche. 🙂
Il pallino di aiutare altre mamme ad allattare è nato e cresciuto nel tempo, man mano che sempre più racconti di allattamenti falliti o difficili giungevano al mio orecchio…. Ci voleva “solo” il momento giusto per dedicare tempo all’idea.
Tac! Ecco arrivare nella nostra vita quella tanto desiderata seconda righina rosa: ero incinta di nuovo!!!!!
E, siccome lavoro lontano da casa, potei anche la seconda volta godermi la gravidanza a casa fin dall’inizio.
Ecco il momento giusto: parlai seriamente con la Stefy, mia amica e compagna di prima pancia, con Chiara, già mamma di 3 bimbi (ora di 4!) e partimmo!
Fondammo il nostro gruppo di auto aiuto allattiAMOlo!
Entrammo a far parte del comitato gruppi di auto aiuto di Ferrara, partecipammo a incontri di formazione per “tenere” gli incontri da facilitatori.
Il Comune di Ferrara, Gretel, LEI, ci dettero fiducia, ci diedero da subito uno spazio in un centro per le famiglie dove iniziammo a tenere i nostri incontri, 2 volte al mese.
Creammo il nostro blog e la nostra pagina facebook sperando di poter aiutare anche mamme lontane fisicamente.
Il primo anno avevamo ai nostri incontri 4-5 mamme, il secondo 7-8, quest’anno sono 15-20
Una volta a mese facciamo formazione e “scambio” informazioni con Gretel.
Collaboriamo col Gruppo Provinciale Sostegno e Promozione Allattamento Ferrara, composto da ostetriche, pediatri di comunità e operatori sanitari dell’AUSL di FE: con loro quest’anno, in occasione dell SAM (Settimana Allattamento Materno), abbiamo fatto stampare 200 magliette con lo slogan “La nostra PROTEZIONE CIVILIE” e l’immagine di una mamma che allatta, per dedicare la SAM alle mamme terremotate dell’Emilia: abbiamo anche indossato la maglietta durante l’allattata in piazza del 6 ottobre.
Ora , da 3 mamme organizzatrici, siamo passate a 5, due di noi hanno seguito un corso, tenuto da Paola Negri, per diventare peer counsellor (consulente alla pari) in allattamento.
Tutte e 5 nel 2013 parteciperemo al corso di formazione OMS-UNICEF per consulenti in allattamento.
Stiamo avendo riscontri positivi, dalle consulenze telefoniche, a domicilio, agli incontri che teniamo 2 volte al mese.
Abbiamo ampliato gli argomenti dei vari incontri, come è naturale che sia: gravidanza e parto il più naturali possibile, VBAC (parto vaginale dopo cesareo) dopo l’esperienza diretta di Stefania, che ad agosto ha superpartorito Vittoria in 3 ore di VBAC conquistato con le unghie!!!;
vaccini, svezzamento naturale, allattamento prolungato, osteopatia su mamme e bimbi, watshu (shatsu in acqua) in gravidanza e dopo, esogestazione e fasce portabebè, pannolini lavabili (abbiamo come membro Chiara, che tiene la pannolinoteca di Ferrara), e tutto ciò che una mamma può sentire di suo interesse.
Spero nascano sempre più gruppi di sostegno per mamme, perchè la maternità è un percorso fantastico e complicato, perchè, come dice la grande ostetrica Ibu Robin Lim in senso stretto x l’allattamento, “Una donna che nopn ha allattato è una donna che non è stata sostenuta” , perchè Unicef e Oms stessi, al decimo dei loro 10 passi x promozione allattamento, dichiarano i gruppi di sostegno un valido strumento di aiuto alle neomamme e chiedono che la loro creazione venga favorita.
E allora………. allattiAMOli!!! :)))
Elena 339-7502880 (se a qualcuna, in qualche parte d’Italia, venisse in mente di fondare un gruppo a sostegno della maternità e volesse saparne di più…)
Grazie mille Elena per la tua testimonianza! È davvero bello quello che hai fatto, chi lo sa che un giorno anche io riesca a fare qualcosa di simile… 🙂