I primi giorni a casa

Ecco, il nostro piccolo è nato, sono stati giorni magici e incredibilmente pieni di emozioni, sia positive che negative, ma dopo i primi attimi di trambusto, sconvolgimento e grandi emozioni, torniamo a casa, cercando di tornare ad una specie di normalità. Lo sapete che è impossibile, vero? 😉 Ma a parte ciò, in qualche modo dopo la nascita del nostro piccolo, cerchiamo di trovare la nostra nuova routine, fatta di poppate, di cambi pannolini, di riposo spezzato, di visite di cortesia, e di tentativi di curare anche noi stessi, il nostro compagno e la nostra casa.

Visto che quasi tutte le mamme al giorno d’oggi non possono contare molto sull’aiuto della famiglia allargata, dei propri genitori o di altre persone, vediamo come poterci organizzare al meglio per non vivere male questo periodo, che non potrà mai tornare e che, una volta superato, avremo il rimpianto di non aver vissuto degnamente.

Dobbiamo sempre avere in mente che la priorità ora è il nostro bambino, che essendo stato 9 mesi dentro di noi, continua ad avere BISOGNO di noi, un bisogno vitale e essenziale, noi per lui siamo tutto il suo mondo. La prima cosa che dobbiamo mettere nella lista delle priorità è la cura del nostro bambino: alimentarlo, cambiarlo per tenerlo pulito, farlo dormire serenamente. Cosa dobbiamo aspettarci? Il nostro neonato, nel 99% dei casi, sarà un neonato che ha bisogno del contatto della mamma per dormire, quindi non aspettiamoci che una volta mangiato e cambiato il pannolino, lui si accontenti di stare comodamente (?) sdraiato nella sua nevicella o culla che sia. Lui ha bisogno di noi, di starci addosso, con fascia o anche senza, ma di sentirci con tutto il suo corpo. No, non gli basta la voce, almeno non all’inizio. Questo è normalissimo, lecito e fisiologico, perché un neonato lasciato da solo non sopravvive a lungo, quindi lui protesta vivacemente ogni volta che si accorge di essere da solo.

Per riuscire a fare qualcosa e a non essere incollata al divano tutto il giorno (anche se i primi giorni o settimane non sarebbe male) possiamo usare una fascia portabebè, che aiuta noi ad alzarci e a poter anche andare in bagno, e aiuta il nostro bimbo a stare tranquillo, a dormire e a godere del contatto con la mamma.

Possiamo quindi pensare di allattare il nostro bimbo sedute sul divano, e poi cambiargli il pannolino: meglio fare in quest’ordine, e non cambiare prima il pannolino, perché di solito i neonati evacuano durante o subito dopo la poppata, e se si svegliano affamati non è affatto saggio decidere di cambiarli prima. Si rischia di farli innervosire anche molto, col risultato che poi sarà difficile farli attaccare in modo corretto e farli mangiare tranquilli. Attacchiamolo ai primi segnali di fame, non aspettiamo che pianga, farà una bella poppata e noi potremo anche leggere un libro o fare una telefonata mentre stiamo sedute sul divano. Poi quando ha finito possiamo pensare di cambiarlo, se ha il pannolino sporco, o di metterlo in fascia per alzarci e fare qualcosa, come ad esempio prepararci il pranzo. Il famigerato “ruttino” non sempre deve essere fatto, perché se il bimbo poppa bene e non ingurgita aria, non avrà bisogno di farlo.

Se abbiamo la fortuna di avere qualcuno che ci prepara i pasti quotidianamente, o molto spesso, o che ogni tanto ci porta qualcosa da congelare, possiamo anche pensare di lavarci il viso o fare qualsiasi altra cosa che ci fa piacere.

Possiamo anche uscire, se prima siamo riuscite a vestirci! Per il resto, pulizie della casa e faccende domestiche varie, attendiamo la sera, quando il nostro compagno arriverà a casa e avrà piacere di passare del tempo con il piccolo, naturalmente se non ha fame… Non mettetevi a fare grandi pulizie, ma magari potete stendere una lavatrice o fare qualcos’altro di veloce e non troppo stancante.

Se durante il giorno ricevete delle visite, vi consiglio di “regolarle” chiedendo di essere avvisate, e se non gradite una visita o preferite rimandare, non abbiate problemi a inventare una scusa, che può anche essere “ho bisogno di riposare”, che sicuramente non è una bugia! Cercate di non ricevere troppe persone tutte insieme, avete bisogno di calma e serenità, e a volte avere gente in casa non avendo la casa in ordine può essere fonte di stress. Quando ricevete una visita di una persona con cui avete confidenza, ma anche non molta, chiedete che vi facciano un favore, come ritirare i vestiti dallo stendino, o cucinare un piatto veloce, o spazzare a terra. I vostri visitatori saranno felici di aiutarvi, e se non lo sono, sapete già che quando vorranno tornare, voi avrete altro da fare 😉 Non siete obbligate a dare il bambino in mano ad altri solo perché vengono a trovarvi, anzi, potete stare con lui, allattarlo e godervelo ancora di più, vedendo che qualcuno si occupa di voi.

I primi giorni non sono affatto facili, anche se l’allattamento è partito bene, anche se non abbiamo particolari disturbi fisici dovuti al parto, anche se non siamo sempre sole… Se aggiungiamo tutte queste cose, le cose diventano a volte molto difficili, tanto da sembrare insormontabili. E’ un periodo di transizione, siamo diventate mamme e abbiamo un esserino che richiede la nostra attenzione al 100%, è una grande responsabilità, ma essere genitori è questo, oltre a molte altre cose.

La nostra vita non sarà mai come prima, la vita vissuta prima ci sembrerà quella di qualcun altro, certi giorni ci sembrerà troppo difficile, ma cerchiamo di pensare che questo periodo non tornerà più, e quasi tutte le mamme non riescono a goderselo del tutto, per tanti motivi… Cerchiamo di vivere giorno per giorno questa nuova bellissima e faticosissima avventura, questa è la cosa migliore che possiamo fare per noi e per il nostro bambino. Crescerà anche troppo in fretta, ve lo assicuro!

Voi come avete vissuto i primi giorni dopo la nascita del vostro primo bimbo? Vi siete sentite sole o siete state accudite?

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